Passaggio in Sardegna - Canelles

Vai ai contenuti

Menu principale:

Passaggio in Sardegna

medioevo


XIV secolo


I
n occasione della conquista aragonerse della Sardegna fin dal 1323 una parte della famiglia dei de Canyelles si trasferì da Barcellona, Valencia e Baleari in Sardegna a seguito delle armate di Alfonso d'Aragona inizialmente ad Iglesias. Dal 1326, anno della conquista di Cagliari, altri membri della famiglia ottennero diverse case in castello per ricoprire alte cariche istituzionali nella città, la prima casa viene assegnata a Pere de Canyelles il 29 marzo 1326. I contatti con la terra d'orine della famiglia continuarono costantemente fino al XVI secolo e diversi personaggi vissero per alcuni periodi in Catalogna.
I Canyelles erano per tradizione una delle famiglie più vicine al re (Vidal de Canyelles era perfino cugino di Jame I il conquistatore) e per la corte, gestivano sia il governo di alcuni territori (Penedès -Villafraca) sia esercitavano funzioni amministrative e di rappresentanza (Bertan de Canyelles XIII-XIV sec.) al fine di controllare il potere feudale di famiglie (tradizionalmente non legate alla corona) e così continuarono a farlo in Sardegna. La famiglia riuscì infatti subito a indrodursi nel sistema economico sardo-catalano grazie al conferimento di cariche reali istituzionali a cominciare da Pere de Canyelles  che fu nominato dal re saggiatore della zecca aragonese in Sardegna che incominciò presto a coniare Alfonsini d'argento. Il resto della famiglia ricopriì cariche istiuzionali cittadine divenendo tra le famiglie più rappresentative dell'oligarchia cittadina di Cagliari e si interessò a sviluppare traffici commerciali specializzandosi nell'esportazione di grano e sale nel mediterraneo occidentale.
I Canyelles, pur essendo cittadini del castello di Cagliari, tra il XIV e il  XV secolo ottennero alcuni feudi anche se per brevi periodi a causa della guerra contro il Giudicato d'Arborea. Le ostilità tra le forze aragonesi e giudicali  si protrase con brevi interruzioni fino al 1410 lasciando il Campidano in stato di forte desolazione ed estinguendo di fatto il primo sistema feudale sardo-aragonese.
I Canyelles, pur trasferendosi progressivamente in Sardegna, non interruppero mai i rapporti con Barcellona e fino al XVI secolo contuinuarono a partecipare attivamente anche alla vita politica catalana.

N
ella seconda metà del '300, Guglielmo I diventò Signore di Mogor, di Simbilia e del Monserrato oltre a gestire i traffici commerciali di grano e sale con la Catalogna, viene nominato prohombre di Cagliari nel 1360. Un altro Guglielmo è tra i firmatari del trattato di pace con Eleonora d'Arborea del 1388 e diverrà tra il 1397 e il 1400 primo consigliere della città (Sindaco).


Pietro I (Pere) (XIII? - 1336) Saggiatore della Zecca di Iglesias e castellano di Cagliari

Pere de Canyelles originario di Sant Andreu de Palomar si trasferì dalla Catalogna nel 1326 e visse a Cagliari e Iglesias e fu nominato dal re come resposabile della zecca Aragonese in Sardegna fino alla sua morte nel 1336.
Pere I ebbe probabilmente come figli: Guillem I e Pere II.
La carica di Pere, fa supporre l'effettiva parentela dei de Canyelles "sardi" con le consuete cariche ereditarie dei de Canyelles al servizio della casa d'Aragona.


Giacomo (Jaime) (XIII? - XIV) castellano di Cagliari

Jaime si trasferì dalla Catalogna a Cagliari ottenendo possesso di una casa in via dell'Elefante lato San Pancrazio, nelle vicinanze delle case di Guillem e Pere in edifici contigui. Non è definita la parentela tra i vari Canyelles (fratelli, cugini) presenti a Cagliari agli inizi del XIV secolo ma è chiara l'appartenenza allo stesso gruppo familiare.



Guglielmo I (Guillem) (sec. XIV) Signore di Mogor di Simbilia e del Monserrato, Mercante, Consigliere di Cagliari

Guillem I (Guglielmo) probabilmente è figlio maggiore di Pere I, a lui risale lo stemma di famiglia più antico che ci è pervenuto, è datato 1360 ed è composto da: uno scudo d'argento con tre canne in verde che trova una grande similitudine allo scudo dei cavalieri Canyelles delle Baleari.
Fu uno dei maggiori esportatori di grano della Sardegna e nel 1361 Guillem, viene nominato prohombre di Cagliari, carica di mediazione super partes tra le fazioni cittadine.
Nel 1366 viene nominato signore di Mogor e Simbilia, e nel 1366  signore di Pauli (attuale Monserrato) e di altri villaggi della Gallura. A causa delle continue guerre tra le forze aragonesi e quelle del giudicato d'Arborea ebbe difficoltà ad entrarne in possesso, Guillem e le generazioni successive lasciarono allora i feudi in continuo assedio dagli eserciti del giudicato d'Arborea per continuare l'attività politica e commerciale a Cagliari.  
Guillem nel 1371 ormai anziano è ancora attivo politicamente come consigliere del governo cittadino.


Pietro (Pere) II Mercante di Cagliari (sec. XIV)

Le notizie su Pere II sono scarse forse offuscate dal ruolo preminente del fratello Guillerm I, ma è evidente la sua azione nello sviluppo dell'attività mercantile della famiglia incentrata sull'esportazione del grano e sale verso la Catalogna. Ebbe come figlio probabilmente Guillem II.


Guglielmo (Guillem)  II Consigliere Capo di Cagliari (sec. XIV- XV)

Guillem II, figlio di Pere II, continuò l'attività di governo dello zio, fu eletto consigliere nel 1385 e nel 1388 appare tra i firmatari della Pace con Eleonora d'Arborea a Cagliari (troviamo nel documento infatti: Canielles Guillermus, juratus Castri Callari, vedi in app. I^32 - Castri Callari).
Nel 1397 fu eletto Giurato Capo di Cagliari (Sindaco) e rimase in carica fino al 1400.
Ebbe probabilmente come figlio Guillem III.


XV secolo

Nella prima metà del '400, un ramo della famiglia Canyelles si trasferì nuovamente e progressivamente ad Iglesias, mantenendo però attiva anche la vita politica ed ecclesiastica a Cagliari: Troviamo infatti Guillerm III nel 1414 consigliere a Cagliari, Julià I consigliere di Cagliari nel 1426, Guillem IV consigliere negli anni 1427, 1436 e nel 1444, Julian II consigliere nel 1463. Nel duomo di Cagliari  troviamo due canonici Canyelles: Nicolau e Guillem. Nel 1471 i Canyelles ottennero dal re il riconoscimento della "Generosità" e nel 1485  acquisiscono il titolo di "Magnifici" all'interno del Parlamento Sardo (sia ecclesiastico sia reale)

Il quattrocento, è per la Sardegna un secolo di grande trasformazione politica interna. Nel corso del secolo si è definita la definitiva conquista aragonese dell'isola con particolare riferimento alla caduta del Gudicato di Arborea che ha visto nel 1409 una disastrosa disfatta dell'esercito sardo-arboriense a favore del regno d'Aragona e che trasformò nel 1420 il piccolo regno sardo indipendente in un ampio feudo aragonese che prese il nome di marchesato di Oristano.
I diretti discendenti del giudicato d'Arborea si legarono alla dinastia catalana degli Alagon, divennero così i primi marchesi di Oristano dal 1420 al 1476. Gli Alagon tuttavia, pur essendo una famiglia catalana molto antica e legata alla famiglia reale, tentò nel 1474 di riaquisire l'autonomia in uno stato indipendente attraverso Leonardo e Salvatore Alagon.
Non riscirono nell'intento perchè, da una prima vittoria presso Uras nel 1470 e iniziali accordi con la casa d'Aragona, ne conseguì una rivalsa successiva da parte del re che determinò una battaglia decisiva e disastrosa per gli Alagon a Macomer nel 1478 con conseguente definitiva fine delle mire indipendentiste sarde. I Canyelles in queste vicende si allearono alla famiglia de Sena, Castelvì e Aymerich fedeli al re d'Aragona.

Guglielmo (Guillem)  III
Consigliere di Cagliari (sec. XIV- XV)

figlio di Guillem II divenne consigliere della città nel 1414.
Sono scarse le sue notizie, fu probabilmente il padre di Guillerm IV e di Giuliano I


Guglielmo (Guillem) IV Consigliere di Cagliari (sec. XIV- 1462)

figlio di Guglielmo III divenne consigliere della città nel 1427 e nel 1436.
Si sposò con Miquela ed ebbe come figli Pere III, Nicolau e Guillem. Morì presumibilmente nel 1462 e venne sepolto nel cimitero della cappella nuova della cattedrale per volere di suo figlio Pere III.

Giuliano I (Julià), Consiglierie di Cagliari  (sec. XIV- XV)

Non è chiara la parentela con Guillem IV, probabilmente è fratello o cugino e divenne consigliere della Citta di Cagliari nel 1426. Molto probabilmente ebbe come figli Giuliano II, Giovanni e Andrea.


Barcellona, casa catalana del XIV sec.

























Stemma Canyelles  nel 1360

 

Carta de Logu dopo ll trattato 1388


Giuliano II (Julià II) Consigliere di Cagliari  (sec. XV)

figlio di Julià I divenne consigliere della Citta di Cagliari nel 1463. Uno dei suoi figli più noti  fu probabilmente Francesco Ncolò che trasferendosi divenne consigliere capo di Iglesias e padre del celebre Nicolò Canyelles vescovo di Bosa e fondatore della prima tipografia in Sardegna.


Giovanni (Joan)  Consigliere e mercante di Cagliari  (sec. XV)

figlio di Julià I divenne consigliere della Citta di Cagliari nel 1474.



Andrea (
Andreu)  Notaio di Cagliari  (sec. XV)

figlio di Julià I divenne notaio nella Citta di Cagliari nel 1463.



Nicolò (Nicolau) Eccesiastico Vicario vescovile, Membro del Parlamento Militare ed Ecclesiastico (sec. XV)


Figlio di Guglielmo IV e fratello di Pere III e Guillem, fu un ecclesiastico molto attivo tra  1455-1484
.
Oltre ad essere Canonico della cattedrale come il fratello Guillem, divenne Vicario generale di Cagliari negli anni 1463, 1470-1471, 1477 e 1484
Fu membro del  Parlamento sia Militare sia Ecclesiastico del 1481. Per il braccio militare fu rappresentato da Pere Fortesa.
Alla morte del fratello Pere, divenne tutore del nipote Jaime Anton Joan
Nel 1471 fu beneficiario delle prebende delle ville di Nurri, Orroli, Noragi de Tulu nella diocesi di Dolia.



Guglielmo (Guillem) Eccesiastico, Procuratore della Cattedrale di Cagliari (sec. XV)

Figlio di Guillelm IV e fratello di Pere III e Nicolau, fu un ecclesiastico molto attivo tra 1463-1484.
Divenne procuratore e economo della Cattedrale di Cagliari. Nel 1480 entrò in possesso delle prebende di Capoterra e nel 1481 fu beneficiario dal titolo di San Clemente nella Cattedrale.



Pietro III (Pere)   Ambasciatore, Signore di Monastir (sec. XV- 1480)

Pere (Pietro), figlio di Guillem IV e di Michela fu tra i personaggi più illustri e autorevoli nella Cagliari della seconda metà del '400. Non perse i contatti con la terra d'origine della famiglia recandosi spesso in Catalogna.
A differenza di alcuni Canyelles che si trasferirono nuovamente ad Iglesias, operò a Cagliari per mantenere prosperi i propri interessi commerciali ma mantenne saldi i rapporti con Iglesias. Attraverso il commercio continuò e intensificò in modo stabile anche i rapporti con Barcellona, la città di origine della famiglia.
Nel 1471, alla fine del regno catalano-aragonese analogamente a poche altre illustri famiglie della Sardegna, Pere ottenne dalla dinastia Trastamara, il conferimento della Generosità, riconoscimento nobiliare assimilabile al futuro titolo di "Grandi di Spagna" dato solo alle famiglie di antica stirpe che insieme alla casa reale sono fondatrici del Regno.  La Generosità formalizzava la nobiltà di fatto di alcune famiglie per antica e illustre discendenza; (per questo motivo a beneficiare del titolo non era solo il richiedente ma tutti i membri collaterali della famiglia).
Questo riconoscimento è tra i più significativi elementi storici medievali pervenuto che identificherebbe i Canyelles di Cagliari come discendenti diretti dei Canyelles catalani al servizio del re nel periodo catalano nei secoli XII- XIV.
Nel 1476 riscattò il feudo dalla famiglia Bellit con cui era imparentato, (sua sorella sposò Salvatore Bellit) divenendo fino alla sua morte di Signore di Monastir. Il feudo, per sua volontà, alla sua morte fu restituito al nipote Pasqualito Bellit.
Fu un personaggio di notevole levatura e divenne progressivamente la persona più autorevole della città. La sua autorevolezza era tale che la cittadinanza grazie all'interessamento della famiglia Fortesa lo nominò nel 1475 proprio ambasciatore quando il principe Ferdinando il Cattolico tentava di limitare i privilegi di Cagliari. Pere si recò dal Re Joan II d'Aragona per cercare di mantenere i privilegi della città. Riuscì nell'intento tanto che i consiglieri di Cagliari e il vicerè di Sardegna poterono continuare a variare il valore delle monete d'oro e d'argento in funzione delle necessità del momento. Il re lo nominò inoltre Vicario reale di Cagliari (amministratore della Giustizia) carica che tuttavia cercò di delegare perchè a suo parere in conflitto con la carica contemporanea di Consigliere della città.
Nelle vicende politiche interne della Sardegna che videro la rivendicazione in autonomia del giudicato d'Arborea, Pere si dimostrò ostile veso il casato degli Alagon infatto appoggiò apertamente il re d'Aragona.
Nel 1479, con lo stesso Ferdinando II il Cattolico (1479-1516), il regno catalano-aragonese si unifica per alleanza con quello di Castiglia formando il primo nucleo politico che in breve porterà alla costituzione del regno di Spagna; Pere Canyelles in rappresentanza di Cagliari incontra il nuovo re a Saragozza lo stesso anno per rinnovare i benefici ottenuti col precedente sovrano e chiederne di altri. L'incontro si conclude in modo esemplare tanto che il nuovo re emana a favore di Cagliari nuove norme passate alla storia della città, come "Privilegi di Pere Canyelles" secondo le quali, il potere giuridizionale dei Consiglieri di Cagliari continuava ad aumentare considerevolmente.
Pere Canyelles si sposò due volte, prima con una dama della casa Daranda (figlia del notaio Esteve) da cui ebbe Jaume Anton Joan (Giacomo Antonio Giovanni) e successivamente con Martina Aymerich (figlia di Martino) da cui Antoni (Antonio) e Margarida (Margherita).
Nel 1479 le condizioni di salute di Pere diventano precarie e prima dell'ultimo viaggio in Spagna decide di fare testamento. Pere morirà nel 1480 lasciando la tutela dei figli al fratello Nicolau.



 
 
 
 
 
 

La corte catalana nel XV sec.

 
 
Torna ai contenuti | Torna al menu